I disturbi dell’identità di genere.
Facciamo chiarezza
C’è una grande confusione rispetto all’identità di genere e tutto il mondo che gira intorno ai gusti sessuali. E’ importante fare chiarezza rispetto a questi temi per poter comprendere meglio noi stessi e gli altri, senza pregiudizi, dubbi, paure e ignoranza.
Differenza tra sesso e genere
Prima di tutto vediamo qual è la differenza tra due parole, ovvero sesso e genere. Il sesso di una persona fa riferimento all’aspetto più strettamente biologico, strutturale e funzionale, o alle modalità di comportamento sessuale. Il genere invece si riferisce al vissuto di sé della persona come maschio o femmina.
Il proprio sesso è il risultato dell’incontro di diverse componenti e può essere definito:
- Cromosomico: stabilisce il dimorfismo genetico determinato al momento del concepimento (cromosomi sessuali di tipo XX per embrione femminile e XY per embrione maschile;
- Gonadico: il processo di differenziazione della vita intrauterina inizia dalla sesta settimana con la diversificazione delle gonadi (testicoli e ovaie);
- Genitale: caratteri genitali primari e secondari;
- Ormonale: secrezioni endocrine che controlleranno il successivo sviluppo dell’embrione in senso maschile e femminile. In entrambi i casi vi è la produzione di androgeni ed estrogeni ma con un diverso rapporto di dominanza.
- Anagrafico: sesso legalmente e socialmente riconosciuto, assegnato alla nascita sulla base dei genitali esterni.
Quando parliamo di identità, identità di genere e ruolo di genere cosa si intende?
- L’identità è la possibilità e la capacità della persona di sentire che è e rimane se stessa malgrado tutti i cambiamenti che possono verificarsi nel corso della sua vita. I mutamenti non impediscono all’individuo di sentirsi e di riconoscersi persona costantemente uguale a se stessa nel corso del tempo.
- L’identità di genere è il vissuto di appartenenza ad un genere o all’altro, maschile o femminile, o in modo ambivalente ad entrambi stabilmente nel tempo, così come esperito nella consapevolezza e nel comportamento di ciascun individuo.
- Il ruolo di genere indica le modalità con cui, attraverso i comportamenti verbali e non verbali, la persona esprime se stessa e agli altri il genere, maschile e/o femminile, cui sente di appartenere.
Per quanto riguarda il comportamento sessuale possiamo riscontrare principalmente tre categorie:
- ETEROSESSUALITA’: complesso delle caratteristiche personali e dei fenomeni relativi alla scelta di vivere relazioni affettive, di intimità e sessuali con partner dell’altro sesso biologico.
- OMOSESSUALITÀ: complesso delle caratteristiche personali e dei fenomeni relativi alla scelta di vivere relazioni affettive, di intimità e sessuali con partner del proprio sesso biologico.
- BISESSUALITÀ: complesso delle caratteristi-che personali e dei fenomeni relativi alla scelta di vivere relazioni affettive, di intimità e sessuali con partner sia del proprio che dell’altro sesso biologico.
Nel disturbo dell’identità di genere la persona percepisce una profonda incoerenza tra la propria identità corporea e il proprio vissuto di genere.
•FtM: sigla che nella letteratura internazionale indica il percorso di adeguamento dal femminile al maschile.
• MtF: sigla che nella letteratura internazionale indica il percorso di adeguamento dal maschile al femminile.
Da cosa è rappresentata la disforia di genere?
La disforia di genere è rappresentata da profondo distress, sofferenza che può accompagnare l’incongruenza tra il genere esperito/percepito da una persona e quello assegnato alla nascita.
La disforia rappresenta un fenomeno dimensionale che può manifestarsi secondo diversi gradi d’intensità. La forma più estrema è accompagnata dalla richiesta di una riassegnazione di genere. Molti soffrono se non riescono a ottenere gli interventi fisici desiderati attraverso un trattamento ormonale e/o chirurgico.
Nel nostro manuale diagnostico (DSM 5), la diagnosi di disforia di genere è descritta secondo i seguenti criteri:
Una marcata incongruenza fra il proprio genere espresso/esperito e quello assegnato di almeno 6 mesi di durata, manifestata da almeno 2 dei seguenti indicatori:
- incongruenza fra il proprio genere espresso/esperito e le caratteristiche sessuali primarie e/o secondarie (o, nei giovani adolescenti, le caratteristiche sessuali secondarie attese);
- un forte desiderio di sbarazzarsi delle proprie caratteristiche sessuali primarie e/o secondarie a causa di una marcata incongruenza col proprio genere espresso/esperito (o nei giovani adolescenti, il desiderio di prevenire lo sviluppo delle caratteristiche sessuali secondarie attese);
- un grande desiderio delle caratteristiche sessuali primarie e/o secondarie proprie dell’altro genere;
- un forte desiderio di essere dell’altro genere (o di qualche genere alternativo diverso dal proprio assegnato);
- un forte desiderio di essere trattato/a come l’altro genere (o di qualche genere alternativo diverso dal proprio assegnato);
la forte convinzione di possedere i sentimenti e le reazioni tipici dell’altro genere (o di qualche genere alternativo diverso dal proprio assegnato).
La differenza tra disforia di genere ed altri aspetti
TRANSGENDER: individuo che vuole vivere secondo la propria identità di genere “al di là” del proprio sesso. Si basa sull’idea di non restare chiuso nel limite che la cultura “impone” rispetto a ciò che la coppia di cromosomi indica e di scegliere di mantenere la propria integrità corporea pur conservando il proprio vissuto psicologico e spesso un aspetto “altro” rispetto al sesso biologico.
OMOSESSUALITA’: le persone omosessuali hanno un chiaro vissuto di appartenenza al proprio sesso biologico e ne sono soddisfatte. Ottengono piacere dai propri organi genitali ed hanno piena coscienza del fatto che il loro oggetto d’amore è del loro stesso sesso.
TRAVESTITISMO: è diffuso soprattutto tra gli individui di sesso maschile ed è riferito ad uomini che provano un intenso piacere erotico nell’indossare saltuariamente abiti femminili.
INTERSESSUALITÀ BIOLOGICA: gli individui sono portatori di una variabile biologica che comporta lo sviluppo di caratteristiche maschili e femminili ad un tempo.
ERMAFRODITISMO: condizione in cui sono presenti in una stessa persona le ghiandole genitali, e perciò i gameti, dei due sessi.
Per questo disturbo e per tutti gli altri (Anorgasmia femminile, Disturbo dell’eiaculazione maschile, Disfunzione erettile, Disturbo dell’eccitazione femminile, Disturbo del desiderio) è importante non sentirsi soli e comprendere che ci sono dei professionisti competenti e pronti ad aiutare, poichè se il disagio è psicologico è anche superabile attraverso un percorso impegnativo ma soddisfacente. Tutti si meritano di vivere la sessualità in modo libero e sereno.
Per avere una panoramica più ampia rispetto ai disturbi sessuali e alla sessuologia clinica contemporanea, potete guardare la mia intervista per Medicina Regione Lazio presso Radio Roma Capitale.
Per informazioni:
Dott.ssa Veronica Cicirelli – Psicologa, Psicosessuologa.
💌 veronica_cicirelli@hotmail.it
☎ 3775374456
Psicosessuologia_online Dott.ssa Veronica Cicirelli – Psicologa