Asessualità: storie di vita

Asessualità:

storie di vita

Con questo articolo vorrei dare voce alle persone che sentono di appartenere a questo orientamento sessuale, l’asessualità, che troppo spesso viene confuso, non compreso, non conosciuto, giudicato.

L’asessualità consiste nell’assenza di attrazione sessuale verso ciascun sesso/genere. una persona asessuale non sperimenta attrazione sessuale.

Per poter spiegare bene questo argomento importante, ho pensato che fosse molto più interessante e giusto far parlare chi vive tutti i giorni in prima persona l’asessualità, e per questo ho intervistato 3 persone asessuali che ci raccontano la loro storia e il loro vissuto emotivo. Vi auguro buona lettura.

LA STORIA DI L. 

1) Come stai?
Abbastanza bene! Molto occupata per il lavoro, e con alle spalle una relazione di 3 anni chiusa un mese fa. Però la sto prendendo meglio del previsto, grazie alla psicoterapia

2) Cos’è per te l’asessualità?
L’asessualità per me è un orientamento sessuale che consiste nel non provare attrazione fisica per nessuno (sebbene potrebbe esserci un’attrazione romantica), e nel non avere “necessità sessuale”

3) Quando hai scoperto di essere asessuale? E com’è stato per te?
Non c’è stato un vero e proprio momento in cui l’ho scoperto. L’ho realizzato nel tempo. Inizialmente mi sentivo sbagliata, perchè le ragazze ed i ragazzi della mia età parlavano del sesso come qualcosa che ti completa, o di assolutamente necessario, dato che fa parte della natura dell’uomo. Per me non è mai stato così: no ho mai avuto particolari pulsioni o desideri. Poi l’ultimo anno di liceo ho fatto qualche ricerca, e ho scoperto di non essere l’unica!

4) In che modo vivi la tua asessualità?
Vivo la mia asessualità con rammarico, a volte: so che non dovrei, perchè fa parte di me, e perchè dovrei accettarmi, però mi è capitato spesso di sentirmi “non abbastanza” nelle relazioni, o “sbagliata” socialmente. Tuttavia, passati questi momenti di sconforto, la vivo serenamente, seppur evitando di parlarne

5) Ti ha creato difficoltà essere asessuale? Se si, in che modo?
Nell’ambito sentimentale per ora no
Fortunatamente ad oggi ho avuto una sola “storia seria” con un partner molto rispettoso. Essendo stati insieme tre anni, l’ho amato molto, e questa cosa mi ha portato a voler trovare dei compromessi per amore: quindi sì, facevamo sesso quando lui ne sentiva la necessità e a me andava di fare qualcosa per lui. Ovviamente non so che equilibrio troverò nelle mie eventuali relazioni future, ma farò in modo di trovare persone ragionevoli.
Nell’ambito sociale a volte
Non mi espongo a riguardo, perché 1- non l’ho ancora accettato al 100%; 2- le poche volte che ho parlato della cosa, ho ricevuto sempre le solite risposte: “non hai ancora trovato quello giusto”, “è perchè dovresti andare a letto con qualcuno di esperto”, “secondo me non funzioni, dovresti guardare più porno”, “dici così solo perchè i tuoi genitori ti hanno insegnato che il sesso è un taboo” e cose simili.

6) In che modo l’asessualità influenza le tue relazioni?
Nelle mie prime storie, quando ancora non avevo realizzato di essere asessuale, era difficile, perchè i ragazzi provavano a fare cose, e io non mi tiravo indietro, perchè “è normale fare queste cose, dovrei volerle anche io” (fortunatamente non si sono mai spinti troppo oltre. Ma quel poco che è successo, era comunque forzato)
Poi, come dicevo prima, nella mia ultima relazione (quella più seria e lunga) non mi ha dato particolari problemi.

7) C’è qualcosa che vuoi dire a chi non conosce / non comprende questo orientamento?
Vorrei dire: 1- di non dare per scontato che a tutti importi il sesso. per quanto sia difficile da pensare per alcune persone, non tutto gira in torno al sesso. 2- se qualcuno dice di essere asessuale, di non trattarlo come se fosse strano, diverso o “non funzionante”. Perchè se di omosessualità finalmente se ne parla, e molti iniziano ad accettarla/comprenderla, di asessualità non se ne parla quasi mai, perchè molte persone non possono neanche immaginare una vita senza bisogno di fare sesso.

8) C’è una domanda che non ti ho fatto, ma che ti piacerebbe ricevere? Se si, puoi farla qui e rispondere.
Non mi viene in mente una domanda precisa, ma di certo ci terrei a sottolineare l’importanza dell’educazione sessuale in generale, e soprattutto ai vari orientamenti. Questo perché far parte di una piccola comunità abbastanza sconosciuta e spesso ritenuta “inesistente”, a volte è difficile.

LA STORIA DI G.

1) Sto bene, grazie. Con la fine della scuola abbiamo eliminato una grande fonte di stress, quest’anno è stato terribile.

2) L’asessualità è una parte di me con cui convivo pacificamente. Non mi ha mai entusiasmato l’idea di avere delle etichette che mi descrivessero ma scoprire di essere asessuale mi ha dato pace dal pensiero di essere diversa, rotta. Essendo questa uno spettro non mi sono mai soffermata a capire quale nome mi calzasse meglio, mi sono definita AroAce (Aromantica e Asessuale) e non mi sono spinta oltre.

3) Ho sempre avuto dubbi sulla mia eterosessualità, quando le mie coetanee parlavano di ragazzi io mi sentivo a disagio e non capivo le emozioni di cui parlavano. Crescendo ho sempre avuto meno interesse nei confronti di questi argomenti e mi isolavo quando le ragazze parlavano solo di quello. Capivo di essere diversa ma non riuscivo a spiegarmelo. Un giorno come gli altri stavo scorrendo su Instagram e ho trovato un post dove c’erano i nomi di alcuni orientamenti sessuali e per pura curiosità ho cercato il significato di Asessualità. Dopo aver letto qualcosina ho capito che quella descrizione mi apparteneva.

4) L’ho sempre vissuta con molta tranquillità, come se fosse un comune tratto di me. Le persone che vivono ESCLUSIVAMENTE per il proprio orientamento sessuale non mi piacciono, è come se lo considerassero la loro totalità. Io di solito non ci penso mai, se qualcuno me lo chiede ne parlo ma di solito non ci faccio caso.

5) Difficoltà non è ha create molte, le poche persone a cui l’ho detto hanno reagito nel modo che io reputo “quello normale”, ovvero non curandosene affatto e continuando a parlare come se nulla fosse. Dopo il coming out ho perso un’amicizia ma questo significa che non era buona gente da avere attorno. A tanti non l’ho detto, non perché ho paura di qualcosa, ma perché semplicemente non lo trovavo qualcosa di rilevante da dire. Se lo chiedono lo dico, altrimenti difficilmente ne parlo.

6) Per me non ha influenzato particolarmente nessuna relazione, sono stata abbastanza fortunata ad avere amici che non mi hanno giudicato. In futuro sono sicura che le influenze dell’essere AroAce si noteranno ma adesso, nella vita di una tranquillissima 16, non si sono ancora viste (in certi casi, meglio così).

7) Le persone che non conoscono questo orientamento o che lo discriminano sono tantissime. La maggior parte di loro però non sa dare una definizione di ciò che sta criticando e quelli che la danno ne fanno una scorretta. Darne una definizione però non è difficile: è l’orientamento sessuale di chi (in genere, anche perché l’asessualità è uno spettro con tante sfaccettature) non prova attrazione sessuale per nessun genere. Non è una scelta, non si può decidere di non esserlo più (come le persone spesso pensano). L’unica cosa che ho da dire a queste persone è di informarsi prima di darci dei malati o degli apatici.

 

LA STORIA DI S.

1) Buongiorno! Sto bene, ma sono un pochino stanca.

2) Per me l’asessualità è stata una liberazione, una scoperta che ha cambiato il mio modo di percepire me stessa e il mondo intorno a me. Finalmente non ero solo rotta o sbagliata, non avevo nulla di meno o da aggiustare, era solo una parte di me. Difficile da accettare, forse, ma mi ha tolto un forte peso di dosso. Al di là dei miei sentimentalismi, però, è il mio orientamento sessuale, e lo adoro così com’è.

3) Quando l’ho scoperto avevo 17 anni ed ero estremamente titubante e spaventata, credevo che fosse solo un’altra cosa che mi rendesse sbagliata, diversa dagli altri. Che avrebbe distrutto ogni possibilità di avere una relazione con qualcuno.

4) Adesso la vivo molto liberamente, con estrema felicità e trasporto. È una parte di me, come gli occhi azzurri e i capelli castani, e non limita nessun aspetto della mia vita.

5) Mi ha creato difficoltà nelle relazioni romantiche e nelle interazioni con le persone che erano attratte da me. Ho avuto uno strano rapporto col sesso per molto molto tempo, e questo mi ha creato difficoltà. Molte persone, tra l’altro, invalidano costantemente il mio orientamento, e per anni ho sofferto per questo.

6) L’asessualità ha influenzato le mie prime relazioni, e anche se ora sono molto più libera e aperta, ho comunque un rapporto altalenante con il sesso, perché mi piace farlo, ma per questo tutti credono che io sia semplicemente una persona eterosessuale che ha avuto una “fioritura tardiva”, non rendendosi conto che è ingiusto e ogni persona ha il diritto alla propria autodeterminazione. Attualmente sono in una relazione poliamorosa con due ragazzi, e ho rapporti con entrambi. Ma questo non vuol dire che io non sia asessuale o che il mio orientamento non sia valido, semplicemente che la sessualità umana ha tante sfumature e che sono tutte valide.

7) A chi non conosce questo orientamento consiglio di non farsi accecare dai propri stereotipi e di chiedere, con garbo e senza essere invadenti (basta chiedere se ci masturbiamo, è imbarazzante e intimo), a chi lo è, senza informarvi su wikipedia e simili. A chi non lo comprende posso dire solo una cosa: non avete bisogno per forza di capire, dovete solo accettare che ci sono persone diverse nel mondo e che questo è un modo di vivere come un altro.

 

Ringrazio moltissimo queste 3 persone che si sono messe in gioco rispondendo alle mie domande e spero davvero tanto che le loro parole possano creare spazio nella mente di tutti, per poter accogliere ciò che non si conosce senza giudicarlo. Se aveste bisogno di chiarimenti rispetto al tema, o per qualsiasi altra curiosità/necessità, potete scrivermi sul mio profilo instagram @Psicosessuologia_oniline

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Per avere una panoramica più ampia rispetto ai disturbi sessuali e alla sessuologia clinica contemporanea, potete guardare la mia intervista per Medicina Regione Lazio presso Radio Roma Capitale.

Per informazioni:
Dott.ssa Veronica Cicirelli – Psicologa, Psicosessuologa.
💌 veronica_cicirelli@hotmail.it
☎ 3775374456

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