Piacere anale maschile:

dal tabù alla libertà

Quando parlo di sesso anale, solitamente, la prima immagine che viene in mente ai miei interlocutori è una coppia omosessuale oppure una coppia eterosessuale in cui è la partner femminile a ricevere la penetrazione.

Perchè la penetrazione anale maschile non viene spesso contemplata o peggio, giudicata con repulsione e disagio? Perchè il sesso anale nella nostra società viene associato ad una pratica di sottomissione passiva e con ciò viene messa in discussione la mascolinità e la virilità dell’uomo.

L’ano come ogni altra zona del corpo non ha nessun tipo di connessione reale con la sottomissione, ma nel corso del tempo i giochi di potere all’interno dell’immaginario sessuale hanno fatto si che la penetrazione maschile fosse vissuta come un tabù.

“Il mio culo non devi manco guardarlo, figurati toccarlo, mica sono fr*cio*”: tipica frase di chi pensa che una pratica sessuale possa mettere in discussione il proprio orientamento sessuale..se bastasse così poco, il nostro orientamento sarebbe costantemente minato da ogni stimolo esterno!

Le vostre domande

Per uscire da questo tabù limitante e spingerci insieme verso la libertà del piacere, approfitto delle domande dei miei followers per raccontarvi davvero come stanno le cose.

“Ci puoi spiegare se sia davvero piacevole anche per noi uomini?”

Certo che lo è!! Sia per le donne che per gli uomini, la stimolazione anale è molto piacevole, dato che l’ano è ricco di terminazioni nervose e innervata di ricettori del piacere. Infatti il nervo che circonda l’ano (nervo perineale) è strettamente connesso al pudendo che trasmette il piacere dell’orgasmo direttamente dai genitali al cervello.

Ma vi dico di più..anatomicamente, l’uomo prova maggiore piacere rispetto alla donna per quanto riguarda la stimolazione anale, a causa di un organo che le donne non hanno: la prostata.

La prostata è un organo fondamentale per la sessualità maschile, infatti contribuisce a produrre lo sperma,  secernendo una parte del liquido seminale rilasciato durante l’eiaculazione.

“E perchè è così piacevole?”

Perchè la prostata si eccita e si contrae durante l’orgasmo e se stimolata attraverso un massaggio prostatico, può trasformare il solito orgasmo in un orgasmo più potente e maggiormente prolungato. Anche la psiche qui ci mette lo zampino, perchè essendo una zona erogena vissuta con tabù e trasgressione, poterla esplorare genera una grande carica erotica che rende il rapporto più intenso.

“E viene praticata come per la penetrazione femminile?”

Non proprio, nel senso che l’ano è lo stesso anatomicamente, quindi l’entrata nello sfintere (attraverso dita o sextoys) è la medesima, ma vi propongo due modalità con cui poter non sono svolgere la penetrazione ma stimolare la prostata attravverso un massaggio specifico:

1. Facendo pressione nella zona tra i testicoli e l’ano (quindi una stimolazione prostatica esterna, che non va a toccare direttamente l’organo ma ci arriva tramite le pareti esterne)
2. Inserendo le dita o il sextoy all’interno del retto, dirigendosi circa 5 cm verso il pene (quindi una stimolazione prostatica interna)

Lascio un’immagine esplicativa del massaggio prostatico interno perchè è più semplice mostrarlo che spiegarlo.

Come tutti i tabù, anche questo genera dei limiti inutili e sciocchi. Priva l’uomo in primis della possibilità di provare piacere in un modo tutto nuovo da esplorare e condividere con la partner, e priva al tempo stesso la partner dalla possibilità di dare piacere e ricevedere fiducia ed intimità da parte del proprio partner. La sessualità è anche scambio, libertà, esplorazione, condivisione, intimità, accoglienza..perchè privarsi di tutto questo solo per un pregiudizio?

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Per avere una panoramica più ampia rispetto ai disturbi sessuali e alla sessuologia clinica contemporanea, potete guardare la mia intervista per Medicina Regione Lazio presso Radio Roma Capitale.

Per informazioni:
Dott.ssa Veronica Cicirelli – Psicologa, Psicosessuologa.
💌 veronica_cicirelli@hotmail.it
☎ 3775374456

 Psicosessuologia_online   Dott.ssa Veronica Cicirelli – Psicologa