Stereotipi di genere e sesso
Partiamo dal principio..
Cos’è uno stereotipo?
Il termine stereotipo, dal greco “stereos” (duro, solido, rigido) e “typos” (impronta, immagine, gruppo), quindi “immagine rigida”. Nasce in ambito tipografico, per indicare un metodo di duplicazione delle composizioni tipografiche, quindi un metodo per creare copie identiche.
Proprio da questa origine proviene il significato simbolico che poi è dato socialmente allo stereotipo. “Lo stereotipo è una caratteristica soggettiva semplificata e persistente applicata ad un luogo, un oggetto, un avvenimento o ad un gruppo riconoscibile di persone accomunate da certe caratteristiche o qualità”.
La costruzione sociale dei pregiudizi
Stereotipi e pregiudizi sono parte della cultura e del senso comune:
•Vengono appresi con la socializzazione
•Alcuni vengono trasmessi di generazione in generazione
•Sono «costruzioni sociali» e non rispecchiano la «realtà»
•Dipendono da specifiche condizioni storicosociali
Perchè gli stereotipi di genere sono dannosi?
Ora, non sempre gli stereotipi sono dannosi, anzi in alcuni casi creano legame, senso di continuità, senso di comunità, sensazioni positive. Ma nel caso degli stereotipi di genere, uomini, donne e chi non si sente ne uno ne l’altro o entrambi? Le generalizzazioni diventano delle gabbie immense che ci intrappolano senza darci via di scampo.
Penserete: “Che esagerazione! Non mi sento così in trappola”.
Vi assicuro che ormai, vivendo all’interno di essi, non ci rendiamo conto di quanto gli stereotipi e i pregiudizi siano limitanti nella nostra vita. Sono dei confini netti, dei muri, che delinano categorie inesistenti. La maggior parte delle caratteristiche che si affibiano alla categoria femminile o a quella maschile, sono pure convenzioni sociali che altrettanto spesso non hanno alcun tipo di fondamento logico o scientifico.
Quali possono essere le conseguenze nella quotidianità?
Nella via di tutti i giorni, fermatevi a pensare a quante volte vi siete fermati di fronte ad un’azione, credendo che non fosse adatta al vostro genere, alla vostra “categoria”.
Un esempio di ostacolo maschile:
E’ ormai culturalmente assodato che per esempio mostrare emozioni e sentimenti in modo intenso sia prettamente una caratteristica femminile. Questo perchè si associa ad una debolezza ed una tenerezza che in nessun modo possono intaccare la virilità maschile dell’uomo alpha. Notizia shock: Siamo umani e siamo tutti legittimati a piangere, soffrire, gioire, avere paura, ecc.
Vi confesserò un altro segreto..mostrare le proprie emozioni agli altri non ci allontana da questi ultimi, tutt’altro, ci avvicina e crea legami. Quindi perchè faticare e trattenere ciò che sentiamo, quando possiamo condividerlo e superare gli stereotipi?
Un esempio di ostacolo femminile:
A livello sociale, le donne sono continuamente sotto stress per il loro aspetto fisico, come se il loro unico obiettivo debba essere quello di sedurre. Conta essere attraenti, conquistare esteriormente l’altro mostrando la propria immagine e cercando di migliorarla il più possibile (al limite della paologia in molti casi).
E’ altrettanto palese che questo negli uomini sia assolutamente meno “richiesto”. Infatti le aspettative nei confronti del genere maschile non sono tanto nell’immagine quanto nelle capacità. Questo porta le persone ad entrare in un circolo vizioso in cui le donne difficilmente, con troppa fatica, devono riuscire a farsi notare per le capacità e non per l’immagine.
I vostri esempi:
Sulla mia pagina instagram @psicosessuologia_online, i miei carissimi followers si sono cimentati nel cercare gli stereotipi di genere più comuni. Sono usciti fuori veramente molti stereotipi “interessanti” che spero facciano riflettere un po’ tutti.
“Dire maschiaccio ad una bambina vivace ed appassionata di sport”, “Sei una donna, che ne capisci di politica”, “Vai ad aiutare in cucina, tu che sei donna”, “Dire di fare la signorina riferendosi ad una bambina che corre”, “Sei un ometto e devi essere coraggioso”, “Un ragazzo che rifiuta un’avance: e che sei fr*cio?”, “Ti hanno fatto quel complimento per strada..si ma come eri vestita?”, “Tira fuori le palle!”, “Guidi come un uomo, riferendosi ad una donna per dire che guida bene”, “Fai l’uomo”, “Fallo se sei davvero uomo”, “Non puoi comprare per quaderno rosa, sei un maschio”.
Alcuni stereotipi di genere riguardanti il sesso
-Donna che fa sesso con molti uomini: Puttana
-Uomo che non fa sesso con la prima donna che gli capita: Frocio
-Donna che non fa sesso: Frigida/Suora
-Uomo che fa sesso con molte donne: Puttaniere
-Chi apprezza sesso trasgressivo e fuori dagli standard canonici: Pervertiti/malati
-Le donne hanno meno desiderio sessuale rispetto agli uomini: FALSO
-Esistono due tipi di orgasmi, uno di serie A (vaginale) ed uno di serie B (clitorideo): FALSO
-Masturbazione e pornografia sono cose da uomini: devo davvero ripetermi?
-Le coccole post sesso sono solamente una richiesta femminile: non è vero, molti uomini amano le coccole dopo il coito.
-La donna non può prendere l’iniziativaa letto: …
-Solo le donne fingono l’orgasmo: Sbagliato! Infatti, anche se più complicato, anche gli uomini possono fingere l’orgasmo (per diversi motivi).
I vostri esempi riguardo agli stereotipi sul sesso
Sempre dal mio profilo Instagram arrivano altri esempi riguardanti questa volta il sesso.
“Uomini sempre pronti e prestanti e donne sempre innamorate”, “Ti piacciono dotati e fisicati? Sei una tr*ia e non ti vuoi impegnare”, “Spesso tra donne non si parla di sesso e masturbazione mentre per gli uomini è all’ordine del giorno”, “Donna immobile passiva, che asseconda il piacere del partner”, “Bisessuali lussuriosi e asessuali immacolati”, “Non mi metterei mai con una che me la da la prima sera perchè non è una brava ragazza”, “Quando la donna è vogliosa è vista come poco di buono”, “Transessuale = depravazione, prostituzione, immoralità, malattia”, “Il bravo ragazzo deve essere amato per forza, se non lo ami meriti di stare con uno stronzo”, “La penetrazione tra due lesbiche sia una contraddizione”, “Donna poliamorosa: vuoi sc*parti tutti, ma davvero lui te lo lascia fare?”, “Uomo poliamoroso: sei un grande ma lasciane qualcuna anche a noi”.
Per concludere..
E’ importante essere consapevoli degli stereotipi in cui siamo immersi. Solo attraverso la consapevolezza possiamo combatterli e ribaltarli.
Essere etichettati non è sempre utile come non è sempre inutile. E’ fondamentale però riuscire a discernere queste due possibilità, per non cadere nell’ignoranza e nell’intolleranza.
Per avere una panoramica più ampia rispetto ai disturbi sessuali e alla sessuologia clinica contemporanea, potete guardare la mia intervista per Medicina Regione Lazio presso Radio Roma Capitale.
Per informazioni:
Dott.ssa Veronica Cicirelli – Psicologa, Psicosessuologa.
💌 veronica_cicirelli@hotmail.it
☎ 3775374456
Psicosessuologia_online Dott.ssa Veronica Cicirelli – Psicologa